Intenti di ricerca e query di ricerca: due elementi diversi ma strettamente correlati
Oggi parliamo di intenti di ricerca e query di ricerca: cosa significano questi termini e di cosa si tratta? Quali sono le differenze tra questi due elementi? Sono diversi ma strettamente correlati: insieme possono aiutarti ad ottimizzare i contenuti che pubblichi sul tuo sito e/o blog. Andiamo ad analizzarli separatamente e a scoprire il loro potenziale.
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Una breve premessa
Prima di parlare di intenti di ricerca e query di ricerca, è utile dire alcune cose. Come ben sai, viviamo in un mondo in cui siamo costantemente interconnessi l’uno con l’altro e all’interno del quale l’utilizzo di internet è diventato sempre più una costante. Molto spesso usiamo il web per risolvere dubbi e soddisfare la nostra curiosità, per cercare di ottenere risposte rapide e informazioni esaustive.
Proprio per questo sono sempre di più le aziende e i professionisti che realizzano siti web sui quali pubblicano contenuti capaci di attrarre e soddisfare il proprio pubblico di riferimento. Ovviamente, per riuscire ad ottenere risultati, servono delle apposite strategie: quelle della SEO. Quest’ultimo è l’acronimo di Search Engine Optimization e si presenta come l’insieme di attività il cui esplicito intento è quello di aumentare la visibilità online di un sito.
Grazie a queste tecniche, le tue pagine web possono apparire tra i primi risultati delle pagine dei motori di ricerca. Per usare al meglio queste strategie, è molto utile conoscere la differenza tra intenti di ricerca e query di ricerca. Entrambi aiutano nelle attività di ottimizzazione, ma sono elementi diversi: solo conoscendoli più dettagliatamente si potranno sfruttare al meglio.
Cos’è la query?
La query non è altro che la parola, frase o domanda che l’utente inserisce nell’apposita casella di ricerca. In base ad essa il motore restituisce una pagina di risultati. Questi ultimi si concretizzano in una serie di contenuti web all’interno dei quali viene usata quella determinata query (anche parole similari o correlate) come keyword.
Già da qui si capisce perché le query di ricerca sono importanti per la SEO. Sono le parole chiave che dovresti usare per farti trovare da potenziali clienti e/o potenziali visitatori del tuo sito. Pertanto, quando devi realizzare un contenuto scritto oppure ottimizzare una pagina web, chiediti questo: qual è la query che verrebbe usata per approdare sul contenuto che sto pubblicando? Rispondendo a questa domanda potrai trovare numerosi spunti e nuove idee di parole chiave da usare.

Gli intenti di ricerca che si nascondono dietro la query di ricerca
Ogni query è formulata per esprimere un intento specifico. Dietro ogni parola chiave usata dagli utenti durante le ricerche c’è un’intenzione: cosa vuole sapere l’internauta? Ad esempio, se la ricerca è “pancake per colazione”, quasi sicuramente dietro questa query c’è l’intenzione di trovare delle ricette. Pertanto, tra i primi risultati di Google usciranno pagine sulle quali è stata pubblicata almeno una ricetta per preparare i pancake.
Questo è, però, solo uno degli intenti di ricerca che può esserci dietro a questa query. Ogni richiesta effettuata dall’utente può avere più intenti.
Come puoi sfruttare gli intenti e le query per la SEO?
Come abbiamo detto, la query può diventare la keyword principale di un testo ed essere il punto di partenza per effettuare una ricerca di altre parole chiave. Gli intenti di ricerca, invece, possono aiutare a scrivere i contenuti che il proprio target di riferimento sta cercando. Possono essere usati anche come parole chiave secondarie e per scegliere quali informazioni inserire in un determinato articolo.
In generale sono entrambi ottimi strumenti per chi si occupa di SEO: possono aiutare a realizzare e ad ottimizzare i vari contenuti di un sito. Grazie ad appositi tool è possibile trovare sia le migliori parole chiave che i relativi intenti. Tra questi troviamo:
- SeoZoom,
- Strumento di pianificazione di Google Ads,
- Ubersuggest,
- Answer the Public.
Intenti di ricerca, query di ricerca e strategie SEO: alcune conclusioni
Intenti e query sono quindi dei solidi pilastri per la tua strategia SEO, ma chiaramente non sono gli unici fattori da considerare. Ci sono tantissime altre attività e strategie che potranno permetterti di conquistare Google e attirare nuovi clienti/visitatori verso il tuo sito. Sei pronto a fare tutto ciò che serve per ottimizzare le tue pagine web e farle apparire tra i primi risultati della ricerca?
Se hai risposto di sì, ma ancora non sai come muoverti, sappi che non sei l’unico. Non è colpa tua: la verità è che i motori di ricerca hanno specifici algoritmi che si evolvono nel tempo. Bisogna quindi avere la pazienza di stare dietro ai continui cambiamenti e di migliorare e personalizzare le strategie SEO in base al sito da rendere più visibile online.
Se vuoi un aiuto per destreggiarti tra intenti di ricerca, query di ricerca e ottimizzazione dei contenuti web, contattami al più presto. Potrò analizzare il tuo sito e dirti esattamente cosa puoi fare per aumentare il traffico in entrata. Riempi il form QUI e ti ricontatterò prima possibile per offrirti una consulenza personalizzata e senza impegno.